Conoscere le festività religiose ebraiche è fondamentale non solo per chi appartiene alla comunità ebraica, ma anche per chi lavora in ambiti che richiedono attenzione al calendario interreligioso: scuole, università, enti pubblici, datori di lavoro, studi legali e professionisti. Il calendario ebraico 5786, che copre il periodo tra settembre 2025 e settembre 2026, raccoglie un insieme di celebrazioni che scandiscono il tempo sacro e ricordano momenti centrali della storia e della tradizione ebraica.

In questo articolo troverai una tabella completa delle festività ebraiche 2025-2026, insieme a un approfondimento sul loro significato, sulle differenze tra calendario ebraico e gregoriano, e alle risposte alle domande più frequenti.

Tabella festività ebraiche 2025-2026

FestivitàData (calendario gregoriano)Note e vigilia
Rosh Ha Shanà (Capodanno ebraico)23 e 24 settembre 2025Vigilia 22 settembre 2025
Digiuno di Ghedalià25 settembre 2025Giorno successivo a Rosh Ha Shanà
Yom Kippur (Espiazione)2 ottobre 2025Vigilia 1 ottobre 2025
Sukkot (Festa delle Capanne)Dal 7 al 14 ottobre 2025Inizio con vigilia 6 ottobre
Shemini Atzeret e Simchat Torà14 e 15 ottobre 2025Conclusione di Sukkot
Chanukkà (Festa delle Luci)Dal 15 al 22 dicembre 2025Vigilia 14 dicembre
Digiuno del 10 di Tevet30 dicembre 2025Giorno di digiuno invernale
Tu BiShvat (Capodanno degli alberi)2 febbraio 2026Celebrazione legata alla natura
Digiuno di Ester2 marzo 2026Precede Purim
Purim3 marzo 2026Festa della salvezza del popolo ebraico
Digiuno dei Primogeniti1 aprile 2026Alla vigilia di Pesach
Pesach (Pasqua ebraica)Dal 2 al 9 aprile 2026Festa di otto giorni
Yom HaShoah (Giornata della memoria della Shoah)14 aprile 2026Ricordo delle vittime della Shoah
Yom HaZikaron (Giornata della Memoria dei caduti)21 aprile 2026Vigilia di Yom HaAtzmaut
Yom HaAtzmaut (Festa dell’Indipendenza di Israele)22 aprile 2026Celebrazione nazionale
Lag BaOmer5 maggio 2026Festa con falò e celebrazioni
Shavuot (Pentecoste)22 e 23 maggio 2026Vigilia 21 maggio
Digiuno del 17 di Tamuz2 luglio 2026Inizio delle “tre settimane” di lutto
Tish’a BeAv (9 di Av)23 luglio 2026Vigilia 22 luglio
Rosh Chodesh Elul13 e 14 agosto 2026Inizio del mese di Elul

Perché le date delle festività ebraiche cambiano ogni anno?

Molti si chiedono: “Perché le feste ebraiche cadono in giorni diversi del calendario gregoriano?”.

La risposta sta nel fatto che il calendario ebraico è lunisolare: combina il ciclo della luna con quello del sole. Per questo motivo, ogni anno le feste cadono in date diverse rispetto al calendario civile, ma restano fisse nel computo ebraico.

Le principali festività ebraiche spiegate

Rosh Ha Shanà: il capodanno ebraico

Si celebra nel mese di Tishri e segna l’inizio dell’anno ebraico. È un momento di introspezione e di preghiera, in cui si suona lo shofar (corno di montone) per richiamare i fedeli al rinnovamento spirituale.

Yom Kippur: il giorno dell’espiazione

Considerata la festività più solenne del calendario ebraico, Yom Kippur è un giorno di digiuno e preghiera dedicato alla riflessione, al pentimento e alla riconciliazione con Dio e con il prossimo.

Sukkot: la festa delle capanne

Ricorda i 40 anni trascorsi dal popolo ebraico nel deserto. Durante questa settimana, le famiglie costruiscono la sukkah, una capanna temporanea, dove si mangia e a volte si dorme.

Simchat Torà: la gioia della legge

Segna la conclusione e il nuovo inizio della lettura annuale della Torah. È caratterizzata da canti, danze e grande festa nelle sinagoghe.

Chanukkà: la festa delle luci

Celebra la vittoria dei Maccabei e la riconsacrazione del Tempio di Gerusalemme. Per otto giorni si accende la chanukkià, un candelabro a nove bracci.

Purim: la festa della salvezza

Rievoca gli eventi narrati nel Libro di Ester, quando il popolo ebraico fu salvato dallo sterminio in Persia. È una festa gioiosa, con costumi, dolci tradizionali e lettura della Meghillà.

Pesach: la Pasqua ebraica

Ricorda l’uscita dall’Egitto e la liberazione dalla schiavitù. Durante il Seder di Pesach, la cena rituale, si leggono brani dall’Haggadà e si consumano cibi simbolici.

Festività ebraiche e vita quotidiana

Le festività ebraiche hanno conseguenze pratiche anche per chi vive o lavora a stretto contatto con le comunità ebraiche. Durante Shabbat e i giorni festivi, per esempio, le attività lavorative e commerciali sono sospese. Questo è rilevante anche per le scuole e per gli esami universitari, che devono tener conto del calendario religioso per garantire pari diritti a studenti e docenti osservanti.

In Italia, la legge n. 101 del 1989 regola i rapporti tra Stato e comunità ebraiche e prevede la pubblicazione ufficiale del calendario delle festività sulla Gazzetta Ufficiale.

La cucina e la dieta kosher

Le festività ebraiche non sono solo momenti di preghiera, ma anche occasioni per celebrare con il cibo. La dieta kosher, che segue regole precise stabilite dalla Torah, influenza profondamente la cucina ebraica. Le norme kosher stabiliscono:

  • quali animali possono essere consumati,
  • come devono essere macellati,
  • la separazione rigorosa tra carne e latticini.

Durante Pesach, ad esempio, è vietato il consumo di pane lievitato e si mangia la matzà, pane azzimo simbolo della fuga dall’Egitto. A Chanukkà, invece, si preparano cibi fritti nell’olio come le sufganiot (bomboloni ripieni) e i latkes (frittelle di patate), in ricordo del miracolo dell’olio.

La cucina ebraica, quindi, è un ponte tra regole religiose, memoria storica e convivialità, e cambia nelle diverse tradizioni: ashkenazita, sefardita, italiana.

Prenota un tavolo da Ba’Ghetto e prova la vera cucina kosher a Roma

Se vuoi vivere l’atmosfera autentica delle festività ebraiche e scoprire la vera cucina kosher a Roma, il posto giusto è Ba’Ghetto, storico ristorante nel cuore del Ghetto ebraico. Qui potrai assaggiare piatti della tradizione come i carciofi alla giudia, la cucina sefardita e ashkenazita, e tanti dolci legati alle ricorrenze.

Prenota subito un tavolo da Ba’Ghetto e immergiti in un’esperienza culturale e gastronomica che unisce storia, religione e sapori unici.

FAQ (Domande frequenti) sulle festività ebraiche

Qual è la festa ebraica più importante?

Yom Kippur è considerata la più solenne e significativa, seguita da Pesach.

Quanto dura il digiuno di Yom Kippur?

Il digiuno dura circa 25 ore, dalla sera precedente al tramonto fino alla sera successiva.

Qual è la differenza tra Sukkot e Simchat Torà?

Sukkot dura sette giorni e ricorda la vita nel deserto. Simchat Torà, che segue subito dopo, celebra la Torah e la conclusione del ciclo di lettura annuale.

Perché Chanukkà dura otto giorni?

Per ricordare il miracolo dell’olio, che secondo la tradizione bruciò per otto giorni nel Tempio pur essendo sufficiente solo per uno.

26.09.25

Condividi